La responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti: “Inquietante è l’omertà dei compagni di classe e la disattenzione dell’insegnante”.
“Quello in questione è un episodio gravissimo da denunciare duramente, sia perché perpetrato da minorenni ai danni di una dodicenne, sia perché accaduto indisturbato tra le mura di una classe dove si presume che i ragazzi siano sottoposti al controllo vigile di un insegnante”. Questo il primo commento di Marzia Serra, responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti, alla notizia della violenza di gruppo compiuta da due ragazzi di quindici anni ai danni di una loro compagna di classe durante l’ora di lezione e alla presenza del professore . “Quello che mi spaventa maggiormente - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - non è solo l’omertà della classe che ha assistito tacitamente alla violenza, ma soprattutto la disattenzione e la distrazione non giustificabile da parte del docente che non si è accorto di niente. Questo - conclude la Serra - non è accettabile da parte di una figura che ha, tra gli altri, anche il compito di vigilare sull’incolumità degli studenti”.
lunedì 29 marzo 2010
Sequestrati beni per 20 milioni alla ‘ndrangeta nel varesotto, il commento di Criseo
Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Servono più controlli per impedire alla criminalità di accumulare ricchezze”
“Com’è possibile che si arrivi ad accumulare una fortuna senza che a monte vi sia alcun controllo di tipo bancario?” Commenta così Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, la notizia del sequestro nel territorio della provincia di Varese da parte del locale Comando dei Carabinieri di ben 20 milioni di euro, tra beni di lusso, attività commerciali e soprattutto contanti, appartenenti alla ‘ndrangheta. Le indagini patrimoniali di questi giorni seguono i 39 arresti del 23 aprile del 2009, nell'operazione denominata ‘Bad Boys’, che si concluse con l’arresto di 11 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso e altre 28 per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tentato omicidio, estorsioni, usura, rapina e riciclaggio. “Quando la criminalità organizzata arriva ad accumulare così ingenti fortune - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - è ipotizzabile una connivenza di apparati istituzionali che dovrebbero mettere in atto maggiori controlli. Possibile che nessuno si accorga dell’esistenza di così importanti economie sommerse? Vuol dire che abbiamo bisogno di maggiore prevenzione”.
“Com’è possibile che si arrivi ad accumulare una fortuna senza che a monte vi sia alcun controllo di tipo bancario?” Commenta così Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, la notizia del sequestro nel territorio della provincia di Varese da parte del locale Comando dei Carabinieri di ben 20 milioni di euro, tra beni di lusso, attività commerciali e soprattutto contanti, appartenenti alla ‘ndrangheta. Le indagini patrimoniali di questi giorni seguono i 39 arresti del 23 aprile del 2009, nell'operazione denominata ‘Bad Boys’, che si concluse con l’arresto di 11 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso e altre 28 per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tentato omicidio, estorsioni, usura, rapina e riciclaggio. “Quando la criminalità organizzata arriva ad accumulare così ingenti fortune - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - è ipotizzabile una connivenza di apparati istituzionali che dovrebbero mettere in atto maggiori controlli. Possibile che nessuno si accorga dell’esistenza di così importanti economie sommerse? Vuol dire che abbiamo bisogno di maggiore prevenzione”.
venerdì 19 marzo 2010
Avvocato radiato favorisce clandestini a Bergamo, la Scoleri allarmata
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Quelli legati all’immigrazione sono reati in crescita continua”
Milano – “La fitta rete di reati legati agli immigrati clandestini è in continua crescita”. Così Francesca Scoleri, responsabile per la Provincia di Bergamo dell’Italia dei Diritti, commenta l’operazione della squadra mobile della Questura locale che ha portato all’arresto di un ex avvocato radiato dall’albo e di quattro cittadini extracomunitari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel covo della banda, oltre a carte d’identità false e timbri contraffatti, è stata sequestrata un’ingente quantità di materiale cartaceo atto a favorire l’ottenimento dei permessi di soggiorno.
“Non possiamo non prendere atto di come questa sia una realtà sotterranea che avanza sgomitando fra la legalità e la legittimità – spiega la Scoleri –. Purtroppo gli immigrati si ritrovano a finire più facilmente in tali reti di malaffare che nell'accoglienza solidale dei cittadini italiani, soprattutto in terre "leghiste" per definizione. Si pensi bene – invita la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – al ruolo di vittima e di carnefice”.
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mercoledì 17 marzo 2010
Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: ”Risultato della mancanza di legalità”
“In un paese che ha in Parlamento decine di condannati non credo sia possibile meravigliarsi”. Con queste amare parole Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, commenta le dichiarazioni di Don Luigi Ciotti sull’infiltrazione mafiosa nella regione settentrionale. Secondo il fondatore di Libera, seppur lontana geograficamente dalle terre ove tradizionalmente impera il sistema malavitoso, è vittima degli interessi delle cosche tanto da risultare al quinto posto per il numero di beni confiscati dalla giustizia. “Le organizzazioni criminali trovano terreno fertile per i loro interessi – incalza l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – a causa di una banda di politicanti impegnati a eludere e mutare le leggi quali fossero ostacoli per il popolo. La modifica della norma sugli scrutatori, uno dei tanti esempi di lottizzazione, getta un’ombra persino sulla democratica scelta degli elettori nella scelta dei loro rappresentanti”, conclude Criseo.
giovedì 11 marzo 2010
Rinvii a Bergamo per le vaccinazioni influenzali, la Scoleri alza la voce
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti si pronuncia contro la tardiva distribuzione dei vaccini esavalenti per i bambini: “Avvantaggiata la produzione di un vaccino ‘discutibile’ a danno di altri fondamentali”
Milano – “Senza alcun tipo di criterio medico, reale e obiettivo, è stata avvantaggiata la produzione di un vaccino ‘discutibile’ a danno di altri fondamentali”. Così Francesca Scoleri, responsabile per la Provincia di Bergamo dell’Italia dei Diritti, insorge contro i rinvii delle vaccinazioni per tremila bambini del capoluogo lombardo. La casa farmaceutica che si occupa di fornire l’esavalente, infatti, è la stessa che ha prodotto il vaccino per l’H1N1, perciò, nel momento di maggiore emergenza contro la presunta pandemia, la priorità di produzione è stata data alle dosi contro l’influenza A. In questo modo la Asl è stata costretta a far slittare gli appuntamenti riservati ai piccoli pazienti. “I genitori devono ringraziare le scelte di un governo affarista che in modo dissennato ha propinato il vaccino A/H1N1 come ‘salvavita’ traendo in inganno migliaia di cittadini scorrettamente informati. Il disagio di queste famiglie – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non è destinato a rimanere un caso isolato”.
Lotteria per raccolta fondi a favore di scuola a Casazza, l’appoggio della Scoleri
La responsabile per la Provincia di Bergamo dell’Italia dei Diritti: “Il ministero non abbandoni la scuola pubblica”
Milano – “Mirabile iniziativa da parte degli organizzatori, ma non è un percorso degno del paese di cui facciamo parte. Limitazioni di questo genere dovrebbero essere oggetto di contestazioni continue e di scioperi”. Questo il parere di Francesca Scoleri, responsabile per la Provincia di Bergamo dell’Italia dei Diritti, riguardo la lotteria organizzata dal preside dell’istituto comprensivo di Casazza per finanziare la struttura. Nella scuola bergamasca, infatti, mancano da tempo soldi per comperare persino materiale di cancelleria, così, data la criticità della situazione, il direttore scolastico ha deciso di mettere in palio dei premi offerti dai commercianti locali, il cui ricavato sarà utilizzato per fornire agli alunni l’occorrente necessario per svolgere le lezioni. L’istituto, infatti, da anni avanza dallo Stato gli anticipi per le supplenze che non sono ancora stati rimborsati dal ministero. A tal proposito l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, aggiunge: “Marcatissimo il degrado del settore scuola, che non può godere del debito interesse da parte del ministero, troppo impegnato a giustificare in modo fantasioso i vari tagli di cui si è fatto garante”.
martedì 9 marzo 2010
Impennata di cassaintegrati e licenziamenti in Lombardia, l’allarme di Criseo
Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Si pensa solo alle leggi per le liste elettorali trascurando le vere emergenza del Paese”
“La recessione non si arresta e si fanno i decreti per le liste elettorali. Mentre la crisi avanza e la fine, secondo recenti dichiarazioni sindacali, proseguirà fino al prossimo anno ci si arroventa la mente a risolvere altre emergenze di tipo elettoralistico”. Questo il primo amaro commento del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla scioccante notizia dell’impennata di ricorsi alla cassa integrazione e ai licenziamenti a Milano e nel resto della Lombardia che nei primi due mesi del 2010 la relegano ad una delle regioni più disastrate del resto del Paese. Spiega con parole dense di preoccupazione l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “L'aumento della cassa integrazione nella nostra regione rispetto al 2009 è arrivato a un dato tremendo: più 241 solo per l'industria. Dalla cassa ordinaria si passa a quella straordinaria e poi alla mobilità, questa è la vera emergenza del Paese. Non basta però pensare solo alla parte economica che tra l'altro è insufficiente e non copre tutti i cittadini in difficoltà: occorre provvedere a riconvertire interi settori lavorativi investendo ad esempio sulle energie rinnovabili ma anche sul riciclo dei rifiuti che possono diventare una buona occasione di guadagno. Ci uniamo anche noi – conclude Criseo - all'appello del presidente delle piccole e medie imprese di Confapi Paolo Galassi perché se continuano a retrocedere le aziende di minori dimensioni che costituiscono l'ossatura del Paese, non ci saranno più vie d'uscita”.
lunedì 1 marzo 2010
Il leghista Zecca indagato per truffa allo stato, il commento di Guazzi
Il responsabile per la provincia di Pavia dell’Italia dei Diritti: “Il malcostume grava sulle tasche dei cittadini più di furti e scippi”
Milano, 1 marzo 2010- “Credo che ai pavesi dispiaccia e non poco di essere considerati portatori di malcostume e scandalo”. E’ il commento di Andrea Guazzi, responsabile dell’Italia dei Diritti per la provincia di Pavia, relativo all’indagine per truffa allo stato nei confronti del bergamasco Franco Zecca, ex vicepresidente dell’Aler di Bergamo in quota Lega Nord ed ora presidente a Pavia. Nel mirino dei Carabinieri sono finiti i rimborsi chiesti da Zecca per le spese relative ai suoi spostamenti. Il dubbio, sollevato anche da alcuni esposti inviati in Procura, riguarderebbe la possibilità che questi viaggi non venissero compiuti. “Nel contesto attuale - continua Guazzi - scandali del genere possono sembrare delle sciocchezze agli occhi di una parte di cittadini, in realtà gli sperperi di denaro pubblico gravano sulle tasche della popolazione molto di più degli scippi o dei fatti di criminalità comune. Sono convinto che i pavesi si aspettino la massima chiarezza possibile sulla vicenda. Come Italia dei Diritti - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non auspichiamo la galera a priori per nessuno, ma se emergerà una cattiva gestione del denaro pubblico, vogliamo che i responsabili vadano a casa”.
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