giovedì 29 aprile 2010

Degrado nel Passante delle ferrovie milanesi, l’attacco di Criseo



Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Sono sempre i passeggeri a pagare le inefficienze, meno inaugurazioni e interventi concreti”

“Non e' possibile che le stazioni citate siano perennemente abbandonate mentre si impegnano cifre importanti per imponenti operazioni di marketing”. Questo l’aspro commento del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla denuncia di molti cittadini milanesi, fatta al quotidiano il Corriere della Sera, sul pessimo stato di degrado di alcune stazioni ferroviarie del capoluogo lombardo tra cui quella di Porta Vittoria, l’ultima inaugurata. Gli abitanti nei pressi delle fermate lamentano la presenza di tossicodipendenti che si iniettano la dose, luoghi destinati a negozi abbandonati, corridoi lunghi e bui meta di disperati, risse frequenti e conseguenti disagi per cittadini e pendolari. Duro l’affondo dell’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Inutile organizzare pompose inaugurazioni con tanto di slogan mentre mancano o sono rotti addirittura i tabelloni che dovrebbero informare i passeggeri su arrivi, partenze e destinazioni. Purtroppo – conclude Criseo - sono sempre gli utenti che pagano le inefficienze, servono interventi concreti che rendano la vita di pendolari e residenti sicura e funzionale”.

giovedì 22 aprile 2010


Il viceresponsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “Le scelte del Governo penalizzano i nostri ragazzi che rappresentano il futuro del paese”

Milano, 22 aprile 2010 - “La scuola pubblica è un diritto costituzionale che deve essere garantito e difeso e invece continua a subire tagli”. Queste le parole di Luca Ragone, viceresponsabile milanese dell’Italia dei Diritti in merito alle costanti riduzioni inflitte alla scuola pubblica dalla riforma Gelmini. Per il prossimo anno sono previsti in tutta la regione duemila alunni e un ulteriore ridimensionamento del personale che porterà i presidi a rivedere l’orario e far ruotare i docenti fra le classi.
“Non solo - continua Ragone - il modello didattico del maestro unico, tanto voluto dal Ministro dell’Istruzione, non è stato adottato da alcuna famiglia lombarda, ma paradossalmente i numerosi tagli da parte dell’esecutivo e la diminuzione delle ore tra i docenti rimasti in servizio porteranno a un continuo spostamento degli insegnanti da una classe all‘altra. Il governo deve rendersi conto che queste scelte continuano a penalizzare i nostri ragazzi. Il cambio repentino degli insegnanti - conclude il rappresentante territoriale del movimento guidato da Antonello De Pierro - disorienterà i bambini e la riduzione dell’organico porterà ad un notevole aumento del numero di alunni per classe danneggiando ed impoverendo l‘istruzione dei singoli”.

La Scoleri esalta le donne a ribellarsi al Ddl sulle intercettazioni


La viceresponsabile per le pari opportunità dell’Italia dei Diritti: “Le compatriote del passato possono e devono ispirare le donne che hanno a cuore il presente e il futuro della nazione”


Milano 22 aprile 2010 - “Le riforme tanto auspicate dai nostri governanti, non prevedono passi avanti nel sostentamento alle famiglie italiane, fortemente piegate dal perdurare della crisi economica. La scuola è stata la prima vittima di tagli e provvedimenti che la stanno rendendo accessibile a pochi privilegiati. Perché nella scuola c'è il ‘sapere’ tanto ostile a chi arde di spadroneggiare con metodi dittatoriali”. Queste le parole di Francesca Scoleri la viceresponsabile per le pari opportunità dell’Italia dei Diritti a commento della riforma della legge sulle intercettazioni che prevede in modo ignobile l'ennesimo bavaglio all'informazione.
“Mi rivolgo allora alle donne - continua la Scoleri - alle madri, alle coraggiose della nazione, perché non possono non avere a cuore il presente e il futuro con maggiore sensibilità ed attenzione. Un tempo che sembrava lontano, le nostre valorose italiane, hanno avuto un ruolo importante nella resistenza antifascista. E’, infatti, un’esigenza civile e un dovere ricordare le nostre compatriote impegnate nella Resistenza, la loro partecipazione e il loro coraggio. Oggi non dobbiamo impugnare armi, ma dobbiamo affidarci solo alla giustizia, perché venga dato un nuovo volto alle donne, perché di pari opportunità, presso questo modo di governare non ne troveremo così come non troveremo uguaglianza, ne per noi, ne per i nostri figli. Siano le donne - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - ad alzare per prime la testa e dire basta a tutte le censure e a tutte le prepotenze. Questo è l'appello che si rende necessario per ribellarsi dall‘attuale condizione che ci impone di vivere sotto regime”.

Bossi jr contro il tricolore italico, la reazione della Piredda


La viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti:”Sono parole gravi da parte di un consigliere regionale pagato con i soldi di tutti gli italiani”


Milano - Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, e neoeletto al Consiglio regionale della Lombardia, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair che ai prossimi Mondiali di calcio in Sudafrica non tiferà per l’Italia, che il tricolore per lui rappresenta solo un sentimento di cinquant’anni fa e di non essere mai sceso a sud di Roma.
“Francamente – ha commentato Maruska Piredda viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti – non so se prendere le dichiarazioni di Renzo Bossi come delle provocazioni o piuttosto come segno di ignoranza, nel senso etimologico del termine. Credo non si possano dare giudizi su quello che non si conosce e per questo le sue affermazioni sono doppiamente fuori luogo. È grave poi che una persona eletta al Consiglio regionale della Lombardia, pagato da tutti gli italiani si lasci andare a simili esternazioni”.

Le frasi di Bossi junior hanno suscitato numerose polemiche, sia nel mondo della politica che in quello dello sport:”Mi rammarica - ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - che siano parole di un ragazzo giovane, che può permettersi questa libertà di espressione anche grazie al contributo che tanti meridionali hanno dato alla lotta di resistenza. Stiamo vivendo tempi difficili in cui gli italiani più che in passato hanno bisogno di sentirsi uniti e solidali gli uni con gli altri, per cui credo che non si dovrebbe dare spazio a certe affermazioni che non meritano nessuna pubblicità”.

lunedì 19 aprile 2010

Bergamo, la Scoleri su attacco Pd a Giuseppe Epis per tagli alla sicurezza


La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Difendere gli elettori dai mulini a vento è una tipica furbata di successo in prossimità delle elezioni”

“I tagli alla pubblica sicurezza sono l'anticamera di una tutela della popolazione comicamente interpretata e vagliata dall'attuale governo”. Questo il commento della responsabile per la provincia di Bergamo dell’Italia dei Diritti Francesca Scoleri circa l’attacco dei consiglieri Pd al presidente della seconda circoscrizione della città lombarda, il leghista Giuseppe Epis, reo di essersi lamentato per la mancanza di risorse per la sicurezza senza puntare il dito contro gli effettivi autori dei tagli, ossia i leader del suo partito che occupano le poltrone dell’esecutivo.
“Richiamare gli esponenti del «Carroccio» alla coerenza è piuttosto inutile – incalza sarcastica la rappresentante territoriale del movimento guidato da Antonello De Pierro – poiché il termine non rientra nel loro ristretto dizionario. Difendere gli elettori dai mulini a vento è una tipica furbata di successo in prossimità delle votazioni, condita da violenti minacce e slogan razzisti ma scevra di una minima strategia fruttuosa”, termina la Scoleri.

Deregulation edile per il parco Vernavola a Pavia, Guazzi interviene


Il responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Una volgare speculazione edilizia”

“Si tratta di una volgare speculazione edilizia”. Questo il commento del responsabile per la provincia di Pavia dell’Italia dei Diritti Andrea Guazzi circa il probabile ok del consiglio comunale al “progetto Greenway”, attraverso il quale sarà avviato la costruzione di palazzine e villette su terreni privati, sinora non edificabili, nel parco della Vernavola, zona di Montemaino.
“Sarebbe bene far sapere – aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che il cambiamento promesso dall’attuale giunta e votato in buona fede dall’elettorato prevede la mera attuazione degli interessi di pochi privilegiati. Manifesto il pieno appoggio nei confronti di Paolo Ferloni di Insieme per Pavia e Vincenzo Vigna dell’Idv, unici consiglieri d’opposizione contrari a questo brutto esempio di trasversalità politica”, termina Guazzi.

lunedì 12 aprile 2010

Bimba muore in ospedale per tessera scaduta, lo sdegno della Piredda

La viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “La burocrazia non può prevalere sul buon senso”.

MIlano - “Quello che è avvenuto è un gravissimo episodio di malasanità, che mi lascia sconcertata. Il compito primario dei medici, così recita il giuramento di Ippocrate, è salvaguardare le vite umane soprattutto dei più deboli”. Interviene così la viceresponsabile lombarda dell’Italia dei Diritti Maruska Piredda sulla notizia della morte della bambina nigeriana di 13 mesi avvenuta a causa di presunti ritardi nelle cure al Pronto Soccorso dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Il ritardo, verificatosi fatale, sarebbe stato determinato da una tessera sanitaria scaduta che il padre, giovane nigeriano, non aveva potuto rinnovare.
“La burocrazia e i nodi amministrativi – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – non possono prevalere sul buon senso e sulla professionalità propria della professione medica. La vita è un bene costituzionale che va difeso”.

giovedì 8 aprile 2010

Protesta bipartisan dei sindaci lombardi, sostegno dell’Italia dei Diritti



Giuseppe Criseo, responsabile regionale del movimento: “Necessario rivedere le regole del patto di stabilità per evitare la riduzione dei servizi”


Milano, 8 aprile 2010 - “Ci sono temi su cui occorre ragionare superando le barriere partitiche, come nel caso della richiesta di rivedere i limiti del patto di stabilità. La proposta dei sindaci lombardi è ragionevole e appoggiata da entrambi gli schieramenti, in particolare dal presidente dell’Anci Lombardia Attilio Fontana”. Questo il primo commento di Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, alla manifestazione di protesta bipartisan dei sindaci della regione che si sono radunati oggi in piazza San Babila a Milano per contestare contro i tagli finanziari destinati ai Comuni che prevedono una riduzione di risorse pari circa 22 milioni di euro in meno nel corso del 2010. Prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Il problema sono le spese deliberate e i mancati introiti dall’Ici. Occorre intervenire compensando con maggiori risorse statali, altrimenti il rischio è la cementificazione del territorio lombardo per reperire risorse tramite incassi dagli oneri di urbanizzazione. I mancati investimenti dei Comuni – conclude Criseo - sono scesi del 18 per cento e questo porterà grossi problemi alle amministrazioni che avranno come conseguenza quella di tagliare servizi utili ai cittadini. Per scongiurare questa orribile prospettiva, è necessario rivedere le regole del patto di stabilità”.