venerdì 17 settembre 2010
Madre ritira figlie dalla scuola di Adro, il plauso di Graziano
Il viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Le famiglie dovrebbero essere tutte allibite di fronte all’ ennesima provocazione leghista e seguire l’esempio di questa donna”
Milano - La scuola di Adro, in provincia di Brescia, da oggi avrà due alunne in meno. Una mamma, Laura Parzani, ha infatti ritirato le figlie, Samantha e Denise, dal plesso scolastico statale al centro delle polemiche per i 700 simboli del Sole delle Alpi presenti al suo interno, che richiamano espressamente il logo della Lega Nord.
“La vicenda – interviene Enzo Graziano, viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti – che pian piano sta prendendo largo nel territorio ‘padano’ rimane un evento estremamente preoccupante, in quanto camuffare simboli politici nelle scuole non è oggettivamente accettabile e comprensibile”.
Sdegnata dai fatti, la speranza della signora Parzani è che la sua protesta funga da stimolo per un cambiamento repentino della situazione nell’istituto santificato dal Carroccio, traducibile in un’immediata rimozione del marchio del partito di Bossi da arredi, tetto, vetri e pareti. Soltanto in questo caso tornerebbero a frequentarlo le sue bambine, vittime come gli altri allievi, a parere della donna, di una vera e propria strumentalizzazione politica.
“Le famiglie – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – dovrebbero essere tutte allibite di fronte a questa ennesima provocazione, indignarsi e impegnarsi a protestare perché vengano perlomeno cancellati tali simboli che non fanno altro che portare odio e discriminazioni tra i giovani scolari. Conseguentemente – conclude Graziano – la risposta data da tale nucleo familiare dovrebbe essere presa come esempio dagli altri, se essi si considerano civili”.
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