lunedì 1 febbraio 2010

Operaio si da fuoco e muore a Bergamo, Criseo lancia l’allarme

Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Serve unità nel paese per trovare la soluzione dell’emergenza occupazionale”.

Milano 1 febbraio 2010 - “L’ultimo ed ennesimo sacrificio di un lavoratore, che decide di darsi fuoco per la perdita del posto di lavoro, dimostra a che punto siamo arrivati”. Questo è il monito di Giuseppe Criseo responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti in relazione alla vicenda dell’operaio bergamasco che in seguito al licenziamento si è tolto la vita dandosi fuoco.

“Il lavoro - continua Criseo - tra disoccupati, cassintegrati, persone con la casa all’asta perché non possono pagare il mutuo, aziende in crisi per la mancanza di liquidità è ormai una chimera.
La disperazione e la solitudine portano a gesti estremi che vanno evitati con la collaborazione di strutture pubbliche e private. Guai a lasciare solo chi è in difficoltà. In questi casi occorre fare gruppo per trovare le soluzioni, qui si vede lo spessore della classe politica e del movimento sindacale”.

“Per ricevere sussidi e cassa integrazione bisogna attendere mesi. Certo, chi vive con 15 o 20 mila euro di stipendio non può capire tali situazioni! Facciamo appello all’unità di un paese che sta sgretolandosi. Unità - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - nella serietà delle soluzioni e non nei proclami”.

Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Addetti Stampa
Alessandra Angeletti, Andrea Marinangeli
Capo Ufficio Stampa
Fabio Bucciarelli
Via Virginia Agnelli, 89 – 00151 Roma
Tel. 06-97606564; cell. 347-7463784
e-mail: italiadeidiritti@yahoo.it
sito web: www.italiadeidiritti.it

Nessun commento:

Posta un commento